La Tricotillomania è considerata, oltre che una patologia in sé, anche una possibile manifestazione di un più ampio disturbo ossessivo-compulsivo: si tratta pur sempre di un gesto ricorrente, ripetuto nel tempo e talvolta limitato in luoghi o momenti ben precisi della giornata. Il paziente affetto, avverte la necessità di tirare prima e poi strappare i capelli quando è sottoposto a un aumento della tensione nervosa.
Chi soffre di tricotillomania presenta i seguenti comportamenti:
- desiderio di strapparsi i capelli spesso
- ansia e tensione prima di strapparsi i capelli
- gratificazione o soddisfazione durante e dopo essersi strappato i capelli
- costante sensazione di malessere tanto da ridurre la qualità della vita quotidiana e dei rapporti interpersonali.
Cause
In merito alla causa scatenante della malattia, la ricerca scientifica non ha ancora trovato risposte conclusive. E stato dimostrato che almeno nel 10% dei casi sono i fattori genetici a scatenare il disturbo ossessivo-compulsivo. Secondo molti specialisti, però, la maggior parte degli episodi di tricotillomania sono dovuti a condizioni familiari o lavorate particolarmente stressanti.
Epidemiologia
Sebbene il fenomeno possa avere inizio a qualsiasi età, la maggior parte delle persone comincia a strapparsi i capelli durante la prima infanzia e/o l’adolescenza con un picco di frequenza attorno ai 2 o 6 anni di età; la tricotillomania sembra colpire più le donne. Il disturbo può subire delle evoluzioni e dei cambiamenti. Per esempio i soggetti affetti possono iniziare a strapparsi i capelli ma poi passare alle sopracciglia e/o alle ciglia; inoltre il fenomeno può essere transitorio, episodico o continuo e la sua intensità può fluttare. Una delle più frequenti conseguenze è lo sviluppo di una “alopecia da tricotillomania” ovvero la formazione di chiazze glabre nelle zone del cuoio capelluto in cui il tricotillomane ha esercitato la sua mania. Spesso una sensazione di tensione o prurito alla cute precedono l’atto di rimozione del capello a cui segue un senso di sollievo e soddisfazione una volta avvenuto lo strappo. In alcuni casi la tricodinia (dolore alla cute) costituisce la causa scatenante di una tricotillomania notturna nei soggetti predisposti.
Come si cura la tricotillomania?
Le persone affette da tricotillomania in genere devono affrontare due tipi di percorsi terapeutici:
- Intervento di psicoterapia cognitivo-comportamentale: primo approccio terapeutico che consente di guidare il paziente a riconoscere gli episodi scatenanti associati alla necessità di tirarsi e strapparsi i capelli. La stessa modalità può essere utile per insegnare a controllare l’impulso.
- Terapia farmacologica: indispensabile nei casi più gravi per controllare ansia, depressione e comportamenti ossessivi.
Questi due approcci per avere maggiore successo, è opportuno che siano affiancati a trattamenti tricologici in grado di alleviare i sintomi che si presentano nelle aree dello strappo: prurito, infiammazione, ferite da grattamento e crosticine. Inoltre aiutano a coadiuvare la ricrescita dei capelli strappati.